I nostri due lavori La Compagnia dell’Oste e I Sentieri del Nizhar nascono da un piccolo nostro gioco interno: a volte, presi da estro letterario, decidiamo di darci un bando per scrivere dei racconti attorno ad un particolare tema, o argomento, o spunto, e vediamo quel che ne viene fuori. Così nell’Oste ci siamo detti “ma perché non scriviamo ognuno un racconto che abbia il “fantastico” come filo conduttore?“, e con il Nizhar invece è andata “…e se scrivessimo un romanzo collettivo?“.
Tutto inizia così nel piacere di leggere qualcosa di nostro, e degli amici della nostra compagnia picciola.
Recentemente ci siamo impegnati in un concorso che è partito da questo presupposto: perché non scrivere ognuno un racconto di un particolare genere letterario? Ed eccoci impegnati e divertiti in racconti gotici e di fantasmi, ucronie, fantascienza, racconti surreali, ed altri ancora.
Ma non solo: nei giochi ci deve essere un vincitore, così abbiamo messo tutto ai voti. Ed a vincere è stato un delicato racconto che tocca il realismo magico, e che è un po’ Murakami, un po’ Miyazaki, un po’ Kore-eda (e non solo per il suo sfondo giapponese), a firma di Maria Finello, che abbiamo deciso di condividere con voi qui sotto (lo potete scaricare anche da qui).
Buona lettura!